Angelo Tondini

                                                                                                                                                                                                                                    

 

Photographer & Travel Writer                                                                                                                                               Tel:       ++39 02 34938330

                                                                                                                                                                                         Fax.      ++39 02 33608566

Via Bramante, 20   

20154 Milano - Italy                                                                                                                                          

Email photo@focusteam.it

www.angelotondini.com

      

 

MONGOLIA

 

Attraverso il deserto di Gobi e le praterie dell’altopiano. La grande festa del Nadaam

Gentile amico,

come forse saprai, da molti anni organizzo corsi di reportage fotografico in Italia e all’estero. Per il prossimo luglio ne ho programmato uno molto speciale in Mongolia, con l’assistenza di un tour operator di assoluta fiducia.

Non ancora scoperta dal turismo, la Mongolia è una terra per viaggiatori, uno dei Paesi meno conosciuti dell’Asia centrale, abitato prevalentemente da nomadi, tra steppe e derti.

I punti forti del viaggio sono:

- gli incontri con i cavalieri nomadi

- il fascino dei loro accampamenti di gher, le grandi tende bianche, ai piedi delle dune, nel deserto di Gobi

- le rovine di Kharkorum, antica capitale dell’impero di Gengis Khan

- il monastero di Erdene Zu, circondato da possenti mura

- le cascate di Orkhon ai piedi dei monti Hangai

- la capitale Ulan Bator con i suoi palazzi e i resti dei dinosauri, al Museo Nazionale

E soprattutto la grande festa annuale del Nadaam, che si svolge in tutta la Mongolia, con gare di lotta, di tiro con l’arco, di esercizi spettacolari a cavallo.

Alla particolarità dell’itinerario si aggiunge il mio contributo personale. Infatti durante tutto il viaggio terrò le mie lezioni di fotografia “sul campo” (che sono adatte anche ai principianti e per l’uso della videocamera) con consigli pratici, chiarimenti tecnici ed estetici. Potrai vedermi al lavoro, pronto a svelare tutti i segreti del mestiere.

È un’occasione unica da prendere… al volo. Sono a disposizione per ogni ulteriore informazione e non dimenticare che i posti sono limitati (per motivi di prenotazione aerea verranno assegnati in base alla data di iscrizione). Se non pensi di partecipare, ti sarei grato se potessi segnalare questo viaggio a un amico interessato. Puoi vedere belle foto alla fine del programma.

Spero di sentirti presto e di incontrarti… in Mongolia!

 

 

Angelo Tondini

 

 

 

Viaggio in

 

MONGOLIA

 

Attraverso il deserto di Gobi e le praterie dell’altopiano, la grande festa del Nadaam

Programma speciale per il gruppo di Angelo Tondini

Corso di reportage e fotografia creativa

 

1° giorno / Italia – Mosca – Ulan Bator

Partenza dall'Italia con voli di linea Lufthansa per Mosca e proseguimento per Ulan Bator con voli Miat. Pernottamento a bordo.

 

2° giorno / Ulan Bator

Arrivo al mattino, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e della guida italiana. Trasferimento vicino la capitale per sistemarsi in un caratteristico campo di gher, in una vallata di prati e colline verdi. Nel pomeriggio visita alla città: l'imponente piazza Suhbaatar in cui si trova il Palazzo del Parlamento in marmo nero: le grandi strade del centro e il Museo Nazionale di Storia Naturale, che custodisce gli scheletri di alcuni giganteschi dinosauri trovati nel deserto del Gobi. Ritorno al campo, cena e pernottamento nelle gher-yurte. (il termine yurta piu’ comune in occidente è però di origine russa, non mongola).

Le gher sono le tipiche abitazioni dei nomadi della steppa dell'Asia centrale; assomigliano più a vere e proprie abitazioni che a delle tende, perché hanno la struttura in legno, ricoperta di feltro e il pavimento di stuoie. Si sta comodamente in piedi: Sono dotate di letti, materassi, piumini e lenzuola.

Sono generalmente molto pulite e permettono di assaporare fino in fondo l'atmosfera e la cultura dei nomadi della Mongolia. Ogni gher è dotata di 4 letti; le docce e le toilette sono in comune.

 

3° giorno –/ Ulan Bator – Gobi centrale (le grandi praterie della Mongolia)

Partiamo dalla capitale con gli automezzi fuoristrada e ci dirigiamo verso sud. Paese di altipiani e di deserti, la Mongolia è ancor oggi una terra per viaggiatori più che per turisti. Le strade asfaltate sono limitate a un solo grande asse, che attraversa il paese da ovest a est. I mezzi di trasporto – privati e pubblici – sono quasi inesistenti. L'unico che funziona da secoli è il cavallo. Con i suoi due milioni di abitanti, ancor oggi in gran parte nomadi, sparsi tra steppe e deserti grandi cinque volte l'Italia, la Mongolia conserva l'eredità del più grande impero che il mondo abbia mai visto e del più geniale condottiero di tutti i tempi: Gengis Khan.

Visita di Sum Huh Burd, rovine del primo teatro costruito in Mongolia, proprio nella steppa. Poi si raggiungono le formazioni rocciose di Baga Gazriin Chuluu, nei cui pressi si trovano anche i resti di un antico monastero. Pernottamento in campo di gher.

 

4° giorno / Gobi centrale - Gobi meridionale (praterie e rupi fiammeggianti)

Si continua attraverso le estese praterie ondulate che caratterizzano questa parte dell’altopiano mongolo, dove si incontrano numerosi insediamenti di nomadi. Ci fermiamo in uno di questi accampamenti; generalmente sono allevatori di cammelli. Conosciamo così l'ospitalità delle popolazioni del Gobi e il loro modo di vivere.

Si raggiunge la località di Bayan Zag che letteralmente significa “rupi fiammeggianti” per il colore rosso che assumono al tramonto. Il luogo è famoso perchè nel 1921 il ricercatore americano Roy Chapman Andrews, scoprì qui, durante una spedizione scientifica, il più grande e più importante giacimento paleontologico al mondo di scheletri e di uova di dinosauri. Proseguiamo ancora verso sud e raggiungiamo le montagne che delimitano il deserto di Gobi. Cena e pernottamento in gher.

 

5° giorno / Dalanzadgad  (la festa del Nadaam)

Ogni anno nei giorni 7 e 8 luglio, anniversario della rivoluzione del 1921, la Mongolia celebra il suo Nadaam, la festa più popolare e più importante del Paese, che richiama in tutti i centri più grandi, migliaia di persone dalle aree circostanti. Assisteremo a questo avvenimento nella cittadina di Dalanzadgad. È una vera e propria festa nazionale che si celebra fin dai tempi di Gengis Khan, quando si riunivano nomadi ed eserciti mongoli. Musiche e danze in stile medievale si susseguono per ore, per poi dare inizio alla gara più attesa. Gli uomini si battono nella specialità della lotta, il loro sport nazionale, per conquistare il titolo di Leone della Mongolia. Tocca poi agli arcieri uomini e donne, ad affrontarsi in gare di tiro con l'arco. Infine numerosi giovani danno vita alla manifestazione più spettacolare, quella della corsa sui cavalli. Giornata dedicata ad assistere alle manifestazioni. Nel pomeriggio, ritornando al campo, si effettua una deviazione per visitare la valle di Yol, chiamata la Valle delle Aquile per la notevole quantità di rapaci che vi nidificano. Questa valle è in realtà un profondo canyon di origine vulcanica, che si apre improvvisamente nella sconfinata piana del deserto. Oltre alle aquile si possono osservare capre selvatiche, numerose marmotte, buoi muschiati, yak. Una breve passeggiata a piedi permetterà di scoprire a distanza ravvicinata questo angolo selvaggio di deserto. Cena e pernottamento in campo di gher.

 

6°-7° giorno / il deserto di Gobi (le grandi dune di Khongoriin Els)

Si prosegue verso ovest in un ambiente sempre più desertico, caratterizzato da molte colline, con lo sfondo di grandi montagne nere. È una regione davvero remota, dove si incontrano solo alcuni nomadi che con i loro cammelli si spostano nel deserto. Raggiungiamo quindi le più alte dune di sabbia del Gobi (anche 300

 m): è l'affascinante regione di Khongoriin Els, un ondulato e spettacolare cordone di dune, che si estende per oltre un centinaio di chilometri. Effettueremo un’escursione a piedi in questa area affascinante, per ammirare il paesaggio. Cene e pernottamenti in campo di gher.

 

8° giorno / deserto di Gobi - Shargaljuut Springs

Ci dirigiamo verso Nord fino a raggiungere gli spettacolari paesaggi di colline e praterie, ambienti primordiali di grande libertà. Percorriamo piste sterrate, dove sono frequenti gli incontri con i cavalieri della steppa e gli accampamenti di gher di famiglie nomadi. Le praterie diventano sempre più verdeggianti, interrotte da rocce laviche nere. Alla base di alte montagne raggiungiamo le sorgenti termali di Shargaljuut. Cena e pernottamento in gher.

 

9°-10° giorno / Khujirt - Orkhon valley

Si raggiunge la cittadina di Khujirt per effettuare i rifornimenti e si prosegue in un’altra zona montagnosa di origine vulcanica. La bella vallata di Orkhon è caratterizzata da rocce nere, prati verdi e dal fiume omonimo, che forma anche una bella cascata. Escursione il giorno successivo alle sorgenti termali tra le montagne. Cene e pernottamenti in campo di gher.

 

11° giorno / Orkhon valley – Kharkorum (il monastero di Erdene Zuu)

Una strada panoramica attraverso le verdi montagne conduce a Kharkorum, antica capitale dell’impero mongolo. Kharkorum, potente e splendida ai tempi di Gengis Khan, fu costruita nel 13° secolo proprio sulle sponde del fiume Orkhon. La visita più interessante è sicuramente quella a Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche "suburga" (stupe), tante quanti sono i grani del rosario buddista. All'interno delle mura vedremo un grande stupa e numerosi templi, ricchi di preziosi affreschi e di statue. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione durante il periodo stalinista: quasi tutti i monasteri furono abbattuti e migliaia di monaci uccisi o deportati. Un monastero in stile tibetano è ancora attivo e potremo assistere alle cerimonie religiose e alle preghiere che i monaci della setta dei “berretti rossi” fanno giornalmente.  Sistemazione in gher, cena e pernottamento.

 

12° giorno / Kharkorum – Bayangobi 

Una breve tappa, dove si effettueranno numerose deviazioni dalla direttrice principale per effettuare alcune visite: un monastero in una piccola vallata nascosta; le belle formazioni granitiche tondeggianti sulla cima delle colline che dominano una distesa di dune, insolite in questa zona. Sistemazione in gher, cena e pernottamento.

 

13° giorno / Bayangobi – Parco Nazionale di Hustain Nuruu - Ulan Bator

Si parte alla volta di Ulan Bator percorrendo la strada principale che attraversa il paese da Ovest ad Est. Visitiamo il Parco Nazionale di Hustain Nuruu, in un bell’ambiente di colline dove con un po’ di fortuna potremo vedere cavalli selvaggi della razza Przewaski, dal nome di un esploratore polacco. Ne sono rimasti al mondo meno di un centinaio di esemplari, quasi tutti in questo Parco: sono considerati i progenitori di tutti i cavalli del pianeta. Dopo il pranzo nella struttura del Parco, dove si trova anche un piccolo ma interessante museo, proseguiamo per la capitale Ulan Bator. Arrivo in hotel, cena e pernottamento.

 

14° giorno / Ulan Bator

Giornata dedicata alla città. Visita al monastero di Choijin Lama, un tempo appartenente alla setta buddista dei berretti gialli: i suoi tetti verdi a forma di pagoda ne fanno uno degli esempi più interessanti di architettura in Mongolia. Nel pomeriggio tempo libero per shopping negli interessanti laboratori di lavorazione del cashmire. Cena e pernottamento in hotel.

 

15° giorno / Ulan Bator – Mosca - Italia

Al mattino presto trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per Mosca. Coincidenza per l’Italia e arrivo in tarda mattinata.

 

 

 

 

Altre informazioni:

 

Trasporti - Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser o Mercedes 4x4 con 3-4 passeggeri per auto. Guida di lingua inglese, accompagnatore italiano, autisti locali.

Pernottamenti – Tende gher a 4 posti (è possibile l’utilizzo di una tenda ogni 2 persone o singola con un supplemento).

Clima – Temperato-caldo e secco. Nei mesi estivi (Giugno-Settembre) temperature diurne medie di 20°-25° che possono raggiungere anche i 35° nel deserto di Gobi. Elevata escursione termica con temperature notturne fresche (non meno di 12-15°). Possibilità di qualche pioggia nelle zone centrali del paese.

Abbigliamento - Leggero e confortevole per il giorno, capi pesanti per la notte. È necessario un giaccone, una k-way, scarpe comode e un piccolo zaino per trasportare gli effetti personali durante le brevi escursioni a piedi.

Disposizioni sanitarie - Non è richiesta alcuna vaccinazione. L’organizzazione dispone di un pronto soccorso. 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I posti sono limitati. Minimo partecipanti: 8.

Agli iscritti verranno date ulteriori informazioni sull’equipaggiamento e maggiori dettagli su tutto il viaggio.

L’itinerario può essere cambiato per motivi organizzativi.

Per i visti: passaporto con almeno 6 mesi di validità e con due pagine libere per il visto, insieme a 4 foto formato tessera.

 

 

___________________________________________________________________

                    

                           

                          

                          

 

 

Angelo Tondini è giornalista e fotografo e ha alle spalle 35 anni di attività, con 250 viaggi in

162 Paesi nei cinque continenti. Allievo del grande Art Kane, ha un archivio personale di 1

 milione di diapositive. Nel 1988 è stato il primo uomo occidentale a raggiungere le sorgenti

del Fiume Giallo in Cina. Nel 1991 ha vinto in Costarica il premio Expotur come reporter

dell’anno e nel 2002 il premio ADUTEI (Enti del Turismo Stranieri) come miglior fotografo.

Collabora con editori e riviste di tutto il mondo. È socio NEOS (Giornalisti di Viaggio) e

CIGV (Club Internazionale Grandi Viaggiatori).

 

 

TORNA INDIETRO